Blog ufficiale dell'attore bergamasco di cinema,teatro e tv Giorgio Marchesi
sabato 30 aprile 2011
Suite Horovitz 6,7,8 Maggio ad Assisi
venerdì 29 aprile 2011
UN MEDICO IN FAMIGLIA 7 ottava puntata fiction del 5 maggio 2011, anticipazioni
"Il desiderio più grande" e "Problema di coppia" sono i titoli degli episodi 15 e 16 della fiction Un medico in famiglia 7, in onda giovedì 28 aprile 2011 alle 21,10 su Raiuno. Ecco anticipazioni e trame della sesta puntata:
Melina (Beatrice Fazi) e Ave (Emanuela Grimalda) commentano la storia nata tra Marco (Giorgio Marchesi) e Dora (Eleonora Sergio), di cui hanno parlato anche alcune riviste scandalistiche; Melina (Beatrice Fazi) è piuttosto colpita da tutto lo spazio che i giornali hanno dedicato alla vicenda. Maria (Margot Sikabonyi) è più vicina a Francesco (Giovanni Scifoni), mentre Ciccio (Michael Cadeddu) ha problemi con Tracy (Tresy Taddei) - che non vuole avere figli - e ne parla con Lele (Giulio Scarpati).
Nel secondo dei due episodi, Marco cerca un riavvicinamento con Maria (Margot Sikabonyi), ma lei gli sfugge. Nel frattempo Gus (Paolo Conticini) coinvolge i bambini sempre di più e ciò mette in crisi Lele. Quest'ultimo è in procinto di prendere parte ad un ricevimento di lavoro e rispolvera degli abiti da sera un po' vecchiotti. Ciccio si prepara alla corsa contro Tracy, intanto Giulio (Ugo Dighero) non fa che telefonare a Giancarlo Magalli, cliente della cioccolateria. Virginia (Giorgia Surina) cerca ancora di conquistare Lele...
Melina (Beatrice Fazi) e Ave (Emanuela Grimalda) commentano la storia nata tra Marco (Giorgio Marchesi) e Dora (Eleonora Sergio), di cui hanno parlato anche alcune riviste scandalistiche; Melina (Beatrice Fazi) è piuttosto colpita da tutto lo spazio che i giornali hanno dedicato alla vicenda. Maria (Margot Sikabonyi) è più vicina a Francesco (Giovanni Scifoni), mentre Ciccio (Michael Cadeddu) ha problemi con Tracy (Tresy Taddei) - che non vuole avere figli - e ne parla con Lele (Giulio Scarpati).
Nel secondo dei due episodi, Marco cerca un riavvicinamento con Maria (Margot Sikabonyi), ma lei gli sfugge. Nel frattempo Gus (Paolo Conticini) coinvolge i bambini sempre di più e ciò mette in crisi Lele. Quest'ultimo è in procinto di prendere parte ad un ricevimento di lavoro e rispolvera degli abiti da sera un po' vecchiotti. Ciccio si prepara alla corsa contro Tracy, intanto Giulio (Ugo Dighero) non fa che telefonare a Giancarlo Magalli, cliente della cioccolateria. Virginia (Giorgia Surina) cerca ancora di conquistare Lele...
giovedì 28 aprile 2011
Un medico in famiglia 7 anticipazioni, trama puntata 28 aprile 2011
Per le/i curiosone/i ecco le anticipazioni della puntata che andrà in onda stasera.Ultimenotizieinflash.com
Doppio appuntamento questa settimana con Un medico in famiglia 7 e quindi doppio appuntamento anche con le nostre anticipazioni. Cosa succederà nella puntata che andrà in onda domani giovedì 28 aprile 2011? Siamo tutti in ansia e curiosi di sapere quando, come e se mai Lele e Bianca si sposeranno. Ma anche in questa puntata non mancheranno gli equivoci e i colpi di scena. E poi inutile nascondere che facciamo quasi tutti il tifo per il bel giornalista. Maria cederà finalmente alla sua corte? Stando alle anticipazioni nella puntata di domani accadrà qualcosa tra i due. Ma vediamo meglio le trame dei due episodi di domani.
TRAMA:
Uno dei più grandi problemi nella storia tra Lele e Bianca sono i terzi incomodi. Nel caso della bella pasticcera la sua gelosia va tutta su Virginia l’avvenente dottoressa collega e amica di Lele. Il dottore invece dal canto suo non può fare a meno di essere gelossissimo dell’ex marito di Bianca Gus. In questa puntata poi Virginia avrà dei problemi con il suo ex. Approfitterà della presenza di Lele, con il quale sta finendo le relazioni e gli esperimenti per la ricerca, e cercherà di convincere il suo ex di essere fidanzata con il dottore. Per questo bacia Lele. Ma Bianca vedrà tutto?
Il dottore poi vuole fare una bella sorpresa alla sua futura sposa: vorrebbe portarla al concerto del suo cantante preferito Bruce Springsteen. Ma la missione risulterà essere molto dura.
E sono tempi difficile anche per Annuccia che ha deciso di candidarsi come rappresentate di classe. Riuscirà a convincere i suoi amici che lei è la persona giusta?
Infine ci occupiamo della coppia- non coppia composta da Maria e Marco. La dottoressa si lascerà andare ma qualcosa andrà storto…
Doppio appuntamento questa settimana con Un medico in famiglia 7 e quindi doppio appuntamento anche con le nostre anticipazioni. Cosa succederà nella puntata che andrà in onda domani giovedì 28 aprile 2011? Siamo tutti in ansia e curiosi di sapere quando, come e se mai Lele e Bianca si sposeranno. Ma anche in questa puntata non mancheranno gli equivoci e i colpi di scena. E poi inutile nascondere che facciamo quasi tutti il tifo per il bel giornalista. Maria cederà finalmente alla sua corte? Stando alle anticipazioni nella puntata di domani accadrà qualcosa tra i due. Ma vediamo meglio le trame dei due episodi di domani.
TRAMA:
Uno dei più grandi problemi nella storia tra Lele e Bianca sono i terzi incomodi. Nel caso della bella pasticcera la sua gelosia va tutta su Virginia l’avvenente dottoressa collega e amica di Lele. Il dottore invece dal canto suo non può fare a meno di essere gelossissimo dell’ex marito di Bianca Gus. In questa puntata poi Virginia avrà dei problemi con il suo ex. Approfitterà della presenza di Lele, con il quale sta finendo le relazioni e gli esperimenti per la ricerca, e cercherà di convincere il suo ex di essere fidanzata con il dottore. Per questo bacia Lele. Ma Bianca vedrà tutto?
Il dottore poi vuole fare una bella sorpresa alla sua futura sposa: vorrebbe portarla al concerto del suo cantante preferito Bruce Springsteen. Ma la missione risulterà essere molto dura.
E sono tempi difficile anche per Annuccia che ha deciso di candidarsi come rappresentate di classe. Riuscirà a convincere i suoi amici che lei è la persona giusta?
Infine ci occupiamo della coppia- non coppia composta da Maria e Marco. La dottoressa si lascerà andare ma qualcosa andrà storto…
domenica 24 aprile 2011
venerdì 22 aprile 2011
lunedì 18 aprile 2011
Anticipazioni 5° puntata
Per gli amanti degli spoiler ecco un estratto di quello che succederà nei due episodi, intitolati “Se mi lasci non vale” e “In volo“.
- Nel primo episodio, intitolato “Se mi lasci non vale“: Maria (Margot Sikabonyi) è ancora scossa dopo il bacio dato a Marco (Giorgio Marchesi) e, quando questi cerca di parlarle, lei scappa via. Solo quando Maria confessa a Rebby (Carlotta Aggravi) i sentimenti che prova per Marco, la piccola Palù (Sofia Corinto), che di nascosto ha sentito tutto, li rivela al giornalista. Lele (Giulio Scarpati), intanto, rimette in sesto una vecchia moto appartenuta a lui e Giulio (Ugo Dighero, qui la nostra intervista) da ragazzi, per fare un gita con Bianca (Francesca Cavallin) sulla Costiera Amalfitana: Bianca, però, non è disponibile per via di un importante catering. Inge (Yana Mosiychuk), intanto, lascia il piccolo Bobò (Gabriele Paolino) per fidanzarsi con Cosimo, figlio di Maura (Paola Minaccioni), spezzando così il cuore di Bobò e di Elena (Domiziana Giovinazzo), anche lei invaghita di Cosimo…
- Nel secondo episodio, intitolato “In volo“: Dopo aver scoperto che Asia, (Noemi Angeloni) la sorella di Ivan (Jacopo Troiani), fa diversi lavoretti per mantenere lei e il fratello, i servizi sociali decidono di affidare il ragazzo ad una zia del Nord Italia. Maria, che ha preso molto a cuore il suo caso, si schiera contro Francesco Matteucci (Giovanni Scifoni), lo psicologo che ha preso questa decisione. Gus (Paolo Conticini), intanto, organizza una gita in mongolfiera con tutti i bambini e anche Lele, nonostante le vertigini, decide di prendervi parte. Il dottor Martini, inoltre, grazie all’aiuto di Marco realizza un servizio giornalisto per denunciare un responsabile sanitario che ha prescritto dei farmaci errati ad una sua paziente. Ma questo porterà delle conseguenze…
Giorgio Marchesi, soddisfazioni in carriera dopo i dolori del passato
Questo articolo mi ha commossa!!!Giorgio SEI UN GRANDE!!
Tra i protagonisti di questa nuova serie di “Un medico in famiglia”, la settima, che ha preso il via da qualche settimana, c’è anche Giorgio Marchesi, che da questa stagione interpreta il ruolo del giornalista Marco che riuscirà a fare innamorare Maria e a farle lentamente superare il dolore provato per la morte del marito Guido che l’aveva resa mamma della piccola Palù. L’attore attraverso un’intervista rilasciata a “Dipiù” ha quindi deciso di farsi conoscere meglio e anche i dolori che ha dovuto superare prima di arrivare al successo. Una delle considerazioni che si fa spesso nel corso dell’esistenza di una persona riguarda l’idea che dopo avere attraversato dei momenti difficili e averli superati faccia apprezzare ancora di più la felicità che si ha poi la possibilità di assaporare ed è un po’ anche la situazione vissuta da Giorgio Marchesi, attore che per il primo anno è entrato a far parte del cast di una serie di successo come “Un medico in famiglia” e che si sta facendo apprezzare dal pubblico per l’atteggiamento dolce del suo personaggio in grado di affascinare anche la protagonista Maria. Per l’attore non è comunque stato facile affermarsi nel corso della carriera visto che il successo vero e proprio lo sta ottenendo adesso a trentasette anni e si augura quindi che questo ruolo possa essere il trampolino di lancio per altri lavori:” Con questa fiction sto avendo il grande successo e spero che non mi scappi più. Ho sempre creduto nel mio mestiere, quello dell’attore, a cui mi sono avvicinato dopo due eventi molto dolorosi: ho infatti perduto mia mamma quando avevo solo diciotto anni e ho anche visto la morte in faccia ed è per questo che ho trovato la forza per seguire la mia strada”. Solo a distanza di diversi anni, infatti, Marchesi può dire di avere raggiunto la serenità non solo nel lavoro ma anche nella vita privata e non è stato certo facile, anche se determinanti sono stati anche la moglie Simonetta, anche lei attrice, e il loro bambino che oggi ha quattro anni:” Nel periodo in cui facevo il militare mi trovavo a Bolzano e una sera stavo tornando in macchina dalla libera uscita con due amici. Eravamo felici dopo essere stati fuori per mangiare una pizza e io mi trovavo al volante, ma improvvisamente, senza nemmeno accorgermene, mi sono trovato addosso a un camion. I due amici rimasera illesi, ma io mi risvegliai in ospedale senza ricordare nulla, ma aveva anche il braccio sinistro e le gambe ingessati insieme a un dolore terribile. Mi dissero che avevo delle fratture scomposte soprattutto alle gambe e che solo un miracolo mi avrebbe permesso di tornare non dico a correre, ma almeno a camminare normalmente”. Superare quei momenti e lo sconforto di non sapere se si sarebbe potuto tornare alla vita di prima non è stato certamente facile, anche se in aiuto di Giorgio è arrivato un pensiero molto importante:” Pensare a mia mamma è stata utile visto che mi aveva lasciato solo due anni prima e per questo mi sono ricordato subito della sua grande forza. Fino alla fine, infatti, ha nascosto a me ai miei fratelli la sua grave malattia senza mai lamentarsi nè piangere una volta davanti a noi. Proprio per questo ho iniziato a ragionare su quello che mi era capitato e sul fatto che oggi ci sei, ma domani non si sa…La riabilitazione non è ovviamente stata facile visto che ho passato mesi prima in sedia a rotelle e poi in stampelle, ma la affrontai senza mai commiserarmi e alla fine lentamente riuscii a tornare a camminare, ma in questo percorso mi ha sostenuto anche la recitazione trasmessa in me proprio da mia mamma che amava andare a teatro e al cinema”. Diventare attore ha ovviamente richiesto studio e impegno, anche se il papà inizialmente non ha approvato la scelta di Marchesi, che folgorato dall’amore per il palcoscenico aveva deciso anche di abbandonare l’università senza avere grosse certezze. Il lavoro in questo settore, infatti, non è mai stabile anche dal punto di vista economico per lui non ci sono stati momenti semplici:” Sapevo comunque in partenza che il mestiere dell’attore è piuttosto precario. Di gavetta ne ho fatta tanta, soprattutto a teatro, solo che per arrivare a fine mese non sempre bastava quello che prendevo dagli spettacoli e per questo mi sono ritrovato anche a fare il commesso o il cameriere, ma con l’idea ben precisa di voler fare l’attore”. Nel 2004 è poi avvenuto l’incontro con la moglie Simonetta sul set del film “Le relazioni pericolose”, ma nel 2007 è stato il momento poi di un altro ruolo importante all’interno di “La figlia di Elisa – Ritorno a Rivombrosa” in cui dava il volto al tenente Aldo Corsini. I momenti difficili però non erano ancora finiti visto che dopo il ruolo all’interno di “Le mine vaganti” di Ferzan Ozpetek, come spesso capita a chi lavora in questo settore, il telefono ha cominciato a non squillare più, ma anche in questo caso ha provato a non perdersi d’animo facendo piccoli lavori a teatro e partecipando ai provini. E’ arrivata così la parte in “Un medico in famiglia” in cui il pubblico già comincia ad amarlo e questo ha portato a un altro successo, questa volta personale, ovvero la telenata del papà che ha finalmente riconosciuto il talento del figlio. fictiontv.guidaconsumatore.com
domenica 17 aprile 2011
GIORGIO MARCHESI, NEW ENTRY IN "UN MEDICO IN FAMIGLIA 7". L'INTERVISTA DI FATTITALIANI: "ECCO COME CONQUISTERÒ MARIA"
Ringrazio Vittoria per averci segnalato questo articolo! Fattitaliani Nella puntata scorsa dell'amatissima fiction "Un medico in famiglia 7" (giovedì in prima serata su Raiuno altri due episodi) abbiamo visto che il rapporto fra Maria Martini, rimasta vedova del suo Guido, e Marco Levi, si va più intensificando grazie all'implicita complicità dei rispettivi figlioletti che frequentano lo stesso asilo. Maria si avvicina sempre di più al bel giornalista, che tuttavia vorrebbe qualcosa di più di un'amicizia. Fattitaliani dopo aver parlato con Margot Sikabonyi, ha intervistato anche Giorgio Marchesi, una novità nel cast della nuova stagione che nel ruolo di un giovane padre, separato dalla moglie, "Lotterò per fare breccia nel cuore di Maria", ci dice. In che maniera la corteggerai? Io faccio il giornalista, ci conosciamo tramite i nostri figli perché anch'io ho un figlio dell'età di Palù che si chiama Jonathan: loro diventano molto amici e quindi come spesso accade i genitori di conseguenza si frequentano. Inizialmente c'è un rapporto parecchio conflittuale perché siamo molto diversi e poi ci sarà un avvicinamento e riuscirò a cambiare un po' l'atteggiamento con mio figlio diventando un padre più attento e anche come uomo diventando più regolare. Quest'anno nel cast non c'è Lino Banfi, ma tu hai debuttato in una serie in cui recitava anche lui o sbaglio? Sì, "Un posto tranquillo 2" è stata una delle prime cose importanti televisive e lui ne era protagonista. Ho fatto altre due serie abbastanza lunghe, "Elisa di Rivombrosa" e "Il bene e il male": mi sento molto diverso rispetto ad allora, molte insicurezze sono state superate e mi diverto di più. Diciamo che ho fatto alcuni lavori anche teatrali con persone molto brave che nella mia breve carriera mi hanno dato un bell'aiuto. A proposito di teatro, dopo la "Trilogia Horowitz" che cosa hai in programma? Sarò in giro con "Suite Horowitz", che sarà a presentata ad Assisi a maggio e poi abbiamo dei contatti per la prossima stagione: una cosa molto bella e divertente che mi fa proprio piacere fare. In "Un medico in famiglia 7" sei un giornalista: sei contento di come la categoria tratta voi giovani attori? Sì, direi che c'è un'ottima attenzione: io ho per adesso soltanto esperienze positive, sono anche diventato personalmente amico di alcuni giornalisti che ho magari incontrato per delle interviste, poi sono nate chiacchierate divertenti, per cui ho due-tre amici con cui vado a teatro o al cinema, è un bello scambio. Il giornalismo del mio personaggio è d'inchiesta, sono un reporter di tipo anglosassone alla ricerca della verità, però sicuramente l'attenzione che si dà ai giovani attori - e secondo me in giro ce ne sono di veramente bravi - è un'ottima cosa.
venerdì 15 aprile 2011
Giorgio Marchesi, chi è il seducente Marco Levi?
Bellissimo articolo trovato su PianetaDonna.it
Da qualche settimana veste i panni del giornalista d'inchiesta Marco Levi nella serie tv di raiuno Un medico in famiglia 7 e già tutti parlano di lui! Si tratta di Giorgio Marchesi, colui che è riuscito a colmare il vuoto lasciato nel cuore del pubblico da Pietro Sermonti. Se prima non erano in molti a conoscerlo adesso tutti vogliono saperne di più di questo simpatico e bravo attore.
Giorgio Marchesi non si è certo fatto in un giorno e il suo successo è frutto di anni di duro e serio lavoro. Nato a Bergamo nel 1974 si è trasferito giovane a Londra in cerca di fortuna; lì gli capitò per caso di lavorare in un teatro e subito scoccò il colpo di fulmine per la recitazione! Da allora ha fatto tanta strada fino ad approdare a set importanti come quello di La figlia di Elisa - Ritorno a Rivombrosa (era il tenente Aldo Corsini) e quello di Mine Vaganti di Ozpetek in cui interpretava Nicola.
Del resto Giorgio Marchesi vive i suoi impegni di attore molto seriamente; per prepararsi al ruolo di Marco Levi ha guardato Report e tantissimi film che hanno come oggetto prorpio il giornalismo d'inchiesta come Tutti gli uomini del presidente. Per il futuro Marchesi ha già un'agenda fittissima prenderà parte a I Liceali 3 e anche alla miniserie Notte prima degli esami '82!
Giorgio Marchesi è un giovane attore che ha fatto breccia nei nostri cuori sin dalla prima puntata di Un medico in famiglia! Giorgio Marchesi ha già una lunga carriera alle spalle e tanti progetti per il futuro.Sveliamo tutti i segreti su Giorgio Marchesi
Da qualche settimana veste i panni del giornalista d'inchiesta Marco Levi nella serie tv di raiuno Un medico in famiglia 7 e già tutti parlano di lui! Si tratta di Giorgio Marchesi, colui che è riuscito a colmare il vuoto lasciato nel cuore del pubblico da Pietro Sermonti. Se prima non erano in molti a conoscerlo adesso tutti vogliono saperne di più di questo simpatico e bravo attore.
Giorgio Marchesi non si è certo fatto in un giorno e il suo successo è frutto di anni di duro e serio lavoro. Nato a Bergamo nel 1974 si è trasferito giovane a Londra in cerca di fortuna; lì gli capitò per caso di lavorare in un teatro e subito scoccò il colpo di fulmine per la recitazione! Da allora ha fatto tanta strada fino ad approdare a set importanti come quello di La figlia di Elisa - Ritorno a Rivombrosa (era il tenente Aldo Corsini) e quello di Mine Vaganti di Ozpetek in cui interpretava Nicola.
Del resto Giorgio Marchesi vive i suoi impegni di attore molto seriamente; per prepararsi al ruolo di Marco Levi ha guardato Report e tantissimi film che hanno come oggetto prorpio il giornalismo d'inchiesta come Tutti gli uomini del presidente. Per il futuro Marchesi ha già un'agenda fittissima prenderà parte a I Liceali 3 e anche alla miniserie Notte prima degli esami '82!
mercoledì 13 aprile 2011
Intervista a Giorgio Marchesi: per fare Marco ho 'studiato' Report
Intervista trovata su Foggiapress
Lo abbiamo incontrato nella sua casa romana. Bella famiglia, solare. Sarà per questo
che Giorgio è così credibile nel ruolo del papà di Jonathan, amico-nemico della piccola Palù Martini.
"Un medico in famiglia" ha superato il 26% di share, domenica scorsa, raccogliendo oltre sei milioni di spettatori. Dopo tredici anni di messa in onda, però, le sceneggiature rivelano una certa deriva dei sentimenti, con famiglie allargate, rapidi colpi di fulmine, simpatie repentine, con il "per sempre" ridimensionato in "finché dura".
"Probabilmente la fiction deve rispecchiare la realtà di oggi, con delle coppie più fragili, le famiglie allargate, con figli provenienti da diversi matrimoni. Il rapporto col pubblico fidelizzato di "Un medico in famiglia" permette agli sceneggiatori anche di dispensar consigli: la fiction, in effetti, affronta problemi quotidiani e offre delle opzioni comportamentali. Ad esempio, Giulio Scarpati, mi faceva notare che il rapporto con la figlia o con la sorella sono dinamiche viste pure nella serie tv. Invece che dare un'immagine della famiglia ideale e positiva, o moralmente corretta e perfetta, questa fiction fotografa la famiglia italiana per come è, con tanto di problemi. Siamo sempre sul piccolo schermo, comunque, per cui la serenità domina; in fondo ogni tensione si distende".
E per quanto riguarda il rapporto tra Marco e Maria?
"Maria rientra in casa Martini a tre anni dalla morte del marito Guido. Affrontare il discorso di una perdita così grande, avendo dei figli ed essendo giovani, è un argomento che interessa perché lo scenario è possibile".
Per i Martini sei Marco Levi, un giornalista di inchiesta che entra sin da subito in contatto con Maria. Come ti sei preparato per questa parte?
"Ho guardato "Report", per certi aspetti anche "Le iene". Ho visto "State of play" , di Macdonald, con Russel Crowe e "Tutti gli uomini del Presidente" con Dustin Hoffman e Robert Redford. Di italiano, ho seguito molto la figura di Fabrizio Gatti, che si è più volte finto clandestino per venire internato nel centro di detenzione di Milano, in un omologo centro svizzero e infine, dopo essersi gettato in mare da una rupe di Lampedusa, pure nel CPT dell'isola".
Hai vestito i panni del tenente Corsini nella serie tv "La figlia di Rivombrosa"; Filippo D'Aragona nel film italo-spagnolo "Los Borgias"; Cassio nella rilettura dell'"Otello" di Francesco Giuffrè all'Argot di Roma; un poliziotto nella fiction Rai "Il bene e il male", ora giornalista per "Un medico in famiglia". Il personaggio più difficile interpretato fino a questo momento?
"Tra i più difficili, probabilmente il poliziotto Francesco Miraglia, interpretato ne "Il bene e nel male", perché era sempre in balia degli altri, un po' remissivo, quello che noi attori definiamo un po' tinca".
E invece quale tipo di personaggio ti piacerebbe fare, perché non hai ancora avuto modo, o un regista col quale collaboreresti volentieri?
"Di registi ce ne sarebbero tanti. Sicuramente a teatro Valerio Binasco, per il tipo di lavoro che propone. Al cinema, Sorrentino, per il linguaggio che utilizza. Personaggi che mi solleticano... un cattivo totale o un grande classico, magari l'Amleto, anche se sto invecchiando".
Imminenti progetti?
"Ho appena portato in scena, qui a Roma, "Il potere delle parole", un'opera scritta e interpretata con la mia compagna, Simonetta Solder. È un recital con pezzi teatrali in cui la parola è protagonista. Inoltre, con gli attori della Horovitz-Paciotti, sarò ad Assisi per "Suite Horovitz", sei storie che si intrecciano in un hotel. La particolarità di questo spettacolo, scritto da uno dei più rispettati drammaturghi americani, sta nell'ambientazione: il testo è messo in scena proprio in un albergo. Il pubblico, quindi, si sposta da una stanza all'altra, assistendo alle diverse scene, con un testo quasi cinematografico e un approccio voyeuristico".
E cosa ne pensi della radio?
"Ho preso parte a dei radiodrammi per Radio Rai. Credo sia una delle cose più divertenti che si possano pensare, perché non hai il problema fisico, puoi caricare sulla voce, non hai il limite del sinc e del doppiaggio; sei completamente svincolato dall'immagine. Mi piacerebbe fare ancora radio, sì".
Perché recitare, allora? Qualcuno ti ha spinto verso questa professione, o frenato?
"È stato tutto casuale, anche se poi, ripensandoci, forse casuale non lo è stato affatto. Sin da piccolo mi divertivo a fare imitazioni e mi piaceva entrare in un personaggio, ci credevo molto. Ad una certa età, per caso, a Londra, sono stato rapito da un lavoro a teatro. Sono tornato in Italia e ho cercato di continuare a divertirmi, indossando i panni di un altro,vivendo una storia non mia. Non pensavo potesse diventare una professione, e invece".
Sei stato a Londra per un po', hai detto. Mi offri l'assist per parlare di fughe di cervelli. Credi che andare all'Estero sia un investimento - per poi tornare e riutilizzare quanto appreso fuori -, o una vera fuga?
"Dipende da come affronta lo spostamento. Sicuramente fa bene. Mi sembra che in generale i ragazzi italiani, a prescindere dalla generazione di appartenenza, siano un po' troppo coccolati rispetto ai coetanei di altri Paesi. Ho avuto la fortuna di vivere per qualche mese a Olanda, ma soprattutto l'esperienza a Londra. Passare da un paesino a città enormi, come Londra, lontane dalla tua personale rete di protezione, non può che insegnarti a vivere. Spesso consiglio a ragazzi giovani di partire; tanto si può sempre tornare indietro, e comunque arricchiti".
Lo abbiamo incontrato nella sua casa romana. Bella famiglia, solare. Sarà per questo
che Giorgio è così credibile nel ruolo del papà di Jonathan, amico-nemico della piccola Palù Martini.
"Un medico in famiglia" ha superato il 26% di share, domenica scorsa, raccogliendo oltre sei milioni di spettatori. Dopo tredici anni di messa in onda, però, le sceneggiature rivelano una certa deriva dei sentimenti, con famiglie allargate, rapidi colpi di fulmine, simpatie repentine, con il "per sempre" ridimensionato in "finché dura".
"Probabilmente la fiction deve rispecchiare la realtà di oggi, con delle coppie più fragili, le famiglie allargate, con figli provenienti da diversi matrimoni. Il rapporto col pubblico fidelizzato di "Un medico in famiglia" permette agli sceneggiatori anche di dispensar consigli: la fiction, in effetti, affronta problemi quotidiani e offre delle opzioni comportamentali. Ad esempio, Giulio Scarpati, mi faceva notare che il rapporto con la figlia o con la sorella sono dinamiche viste pure nella serie tv. Invece che dare un'immagine della famiglia ideale e positiva, o moralmente corretta e perfetta, questa fiction fotografa la famiglia italiana per come è, con tanto di problemi. Siamo sempre sul piccolo schermo, comunque, per cui la serenità domina; in fondo ogni tensione si distende".
E per quanto riguarda il rapporto tra Marco e Maria?
"Maria rientra in casa Martini a tre anni dalla morte del marito Guido. Affrontare il discorso di una perdita così grande, avendo dei figli ed essendo giovani, è un argomento che interessa perché lo scenario è possibile".
Per i Martini sei Marco Levi, un giornalista di inchiesta che entra sin da subito in contatto con Maria. Come ti sei preparato per questa parte?
"Ho guardato "Report", per certi aspetti anche "Le iene". Ho visto "State of play" , di Macdonald, con Russel Crowe e "Tutti gli uomini del Presidente" con Dustin Hoffman e Robert Redford. Di italiano, ho seguito molto la figura di Fabrizio Gatti, che si è più volte finto clandestino per venire internato nel centro di detenzione di Milano, in un omologo centro svizzero e infine, dopo essersi gettato in mare da una rupe di Lampedusa, pure nel CPT dell'isola".
Hai vestito i panni del tenente Corsini nella serie tv "La figlia di Rivombrosa"; Filippo D'Aragona nel film italo-spagnolo "Los Borgias"; Cassio nella rilettura dell'"Otello" di Francesco Giuffrè all'Argot di Roma; un poliziotto nella fiction Rai "Il bene e il male", ora giornalista per "Un medico in famiglia". Il personaggio più difficile interpretato fino a questo momento?
"Tra i più difficili, probabilmente il poliziotto Francesco Miraglia, interpretato ne "Il bene e nel male", perché era sempre in balia degli altri, un po' remissivo, quello che noi attori definiamo un po' tinca".
E invece quale tipo di personaggio ti piacerebbe fare, perché non hai ancora avuto modo, o un regista col quale collaboreresti volentieri?
"Di registi ce ne sarebbero tanti. Sicuramente a teatro Valerio Binasco, per il tipo di lavoro che propone. Al cinema, Sorrentino, per il linguaggio che utilizza. Personaggi che mi solleticano... un cattivo totale o un grande classico, magari l'Amleto, anche se sto invecchiando".
Imminenti progetti?
"Ho appena portato in scena, qui a Roma, "Il potere delle parole", un'opera scritta e interpretata con la mia compagna, Simonetta Solder. È un recital con pezzi teatrali in cui la parola è protagonista. Inoltre, con gli attori della Horovitz-Paciotti, sarò ad Assisi per "Suite Horovitz", sei storie che si intrecciano in un hotel. La particolarità di questo spettacolo, scritto da uno dei più rispettati drammaturghi americani, sta nell'ambientazione: il testo è messo in scena proprio in un albergo. Il pubblico, quindi, si sposta da una stanza all'altra, assistendo alle diverse scene, con un testo quasi cinematografico e un approccio voyeuristico".
E cosa ne pensi della radio?
"Ho preso parte a dei radiodrammi per Radio Rai. Credo sia una delle cose più divertenti che si possano pensare, perché non hai il problema fisico, puoi caricare sulla voce, non hai il limite del sinc e del doppiaggio; sei completamente svincolato dall'immagine. Mi piacerebbe fare ancora radio, sì".
Perché recitare, allora? Qualcuno ti ha spinto verso questa professione, o frenato?
"È stato tutto casuale, anche se poi, ripensandoci, forse casuale non lo è stato affatto. Sin da piccolo mi divertivo a fare imitazioni e mi piaceva entrare in un personaggio, ci credevo molto. Ad una certa età, per caso, a Londra, sono stato rapito da un lavoro a teatro. Sono tornato in Italia e ho cercato di continuare a divertirmi, indossando i panni di un altro,vivendo una storia non mia. Non pensavo potesse diventare una professione, e invece".
Sei stato a Londra per un po', hai detto. Mi offri l'assist per parlare di fughe di cervelli. Credi che andare all'Estero sia un investimento - per poi tornare e riutilizzare quanto appreso fuori -, o una vera fuga?
"Dipende da come affronta lo spostamento. Sicuramente fa bene. Mi sembra che in generale i ragazzi italiani, a prescindere dalla generazione di appartenenza, siano un po' troppo coccolati rispetto ai coetanei di altri Paesi. Ho avuto la fortuna di vivere per qualche mese a Olanda, ma soprattutto l'esperienza a Londra. Passare da un paesino a città enormi, come Londra, lontane dalla tua personale rete di protezione, non può che insegnarti a vivere. Spesso consiglio a ragazzi giovani di partire; tanto si può sempre tornare indietro, e comunque arricchiti".
venerdì 8 aprile 2011
Foto da "Metti una sera"
Viviana Lapertosa propone, con la collaborazione di Giorgio Marchesi, ricette per tutte le occasioni, con il suo tocco speciale, tra magia, modernità e solida tradizione italiana. Ecco alcune foto trovate sul sito di Alice.tv
Intervista a Giorgio e Margot
Ringrazio Zenaide per la segnalazione!!
Un medico in famiglia 7 - 02. La gita scolastica - 3/4
Comunicazione Importante
Salve a tutti e benvenuti ai nuovi arrivati! Sono contenta di vedere tanto entusiasmo per questa nuova fiction di cui Giorgio fa parte. Per chi non lo sapesse questo blog è nato nel 2008(prima era un forum)con l'autorizzazione di Giorgio stesso.E' gestito da me (Maria) e da Emy(ci siamo conosciute ai tempi di Ritorno a Rivombrosa) e ci occupiamo,oltre ad aggiornare il blog, di recapitare i vostri messaggi a Giorgio. In questo blog avete anche la possibilità di parlare con lui stesso(se è online)attraverso la tagboard(situata a destra);il suo nickname è "marckes". Su facebook ho visto che è stata aperta un'altra pagina ufficiale su Giorgio ci teniamo a precisare che non sappiamo se è stata autorizzata( ma non credo perchè Giorgio stesso ci ha chiesto di occuparcene solo noi per evitare confusione),comunque sia stiamo chiedendo a lui se ne sa qualcosa. Dico ciò solo per i seguenti motivi:
- UNA PAGINA SI RITIENE UFFICIALE SOLO SE E' STATO IL PERSONAGGIO STESSO A RENDERLA TALE
- VOGLIAMO EVITARE CHE QUALCUNO POSSA ILLUDERE I FANS FACENDOGLI CREDERE DI PARLARE CON GIORGIO
QUINDI FINORA,ASPETTANDO SUE NOTIZIE,IL VERO GIORGIO LO TROVATE SOLO QUI.
Sottolineo,però,che fanpage sono bene accette!
Intervista su Rai.TV
Giorgio ha rilasciato un'intervista per Rai.tv per vederla cliccate sul link sottostante
Nuovo indirizzo email
Se volete mandare messaggi da far recapitare a Giorgio scrivete al nuovo indirizzo di posta giorgiomarchesiblog@hotmail.it. Basta cliccare nella busta a sinistra del blog. Noemi si occuperà dello smistamento. Maria.
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