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*Buona lettura*

martedì 26 gennaio 2010

FRANCESCO GIUFFRÉ AFFRONTA UN GRANDE CLASSICO PER RACCONTARE LA STORIA DELL’IMMORALITA’ DELL’UOMO

Giorgio è stato molto carino ad inviarmi quest'articolo su "Hell" :-)


Nella messinscena di Francesco Giuffrè, Otello è un diverso; non è un nero ma un anziano, un capo
stanco che decide di ritirarsi dalla guerra, per poter vivere l'amore folle per una ragazzina,
Desdemona, perchè, come egli stesso dirà , non esistono amori naturali o innaturali, ma solamente
amori...assoluti. Tutto intorno la guerra continua, le esplosioni che provengono da fuori ricordano ogni
istante come sia illusorio il sogno di Otello. Iago, in questo mondo destinato a fallire, è l'immoralità , la
parte nera dell'uomo, quel desiderio innato di sopraffare l'altro, di essere più potente, più ricco.
Michele Cassio, Desdemona, Emilia, sono le pedine usate da Iago per attuare il suo piano e quando
non sono personaggi, rappresentano il popolo, le malelingue, coloro che giudicano l'amore innaturale
tra il sessantenne Otello e la giovane ventenne.

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